Guarda e rispondi

    Legenda

    Giuseppe Grassi (1883- 1950), esponente del Partito Liberale, pone il suo visto in qualità di Guardasigilli (ministro di Grazia e Giustizia).

    Umberto Terracini (1895-1983) firma come presidente dell’Assemblea Costituente. Tra i fondatori del Partito Comunista, scontò 11 anni di prigione nelle carceri fasciste, per essere in seguito confinato. Venne liberato soltanto nel 1943. Fu tra i personaggi più critici della svolta moderata avvenuta in Italia dopo la guerra. Per due volte fu il candidato dei comunisti alle elezioni per la carica di Presidente della Repubblica.

    Enrico De Nicola, capo provvisorio dello Stato, pone la sua firma. Di convinzioni monarchiche – non volle difatti mai risiedere al Quirinale – fu scelto quale capo provvisorio anche perché la monarchia aveva perso il referendum con uno scarto non elevatissimo. Era inoltre napoletano, e riequilibrava così una forte presenza di politici settentrionali (De Gasperi, Togliatti, Nenni, Saragat) fra le maggiori figure politiche o nelle cariche dello Stato.

    Alcide De Gasperi (1881-1954) firma come capo del governo, già il quinto da lui guidato nei difficili anni successivi alla fine del conflitto. La sua formazione politica era avvenuta nell’alveo del cattolicesimo sociale, e fu uomo di rara coerenza ideale, per quanto spesso criticato dagli avversari, ma anche da compagni di partito.

    Note

    La firma della Costituzione, 27 dicembre 1947

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